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Inviato da avatar Massimo Dragoni il 29-12-2017 alle 19:51

Mi occupo di sport da 30 anni e trattandosi del mio lavoro ho potuto seguire nel tempo l’evolversi delle tendenze sportive milanesi che da sempre hanno rappresentato un’autorevole anticipazione di cambiamento riguardo al ruolo dell’attività fisica nello stile di vita degli Italiani.

Sono convinto che i segnali che ci giungono a riguardo in questo momento siano sotto gli occhi di tutti, la ripopolazione delle palestre di lotta, di sport da combattimento e di weightlifting (leggi: sollevamento pesi) e il sorgere di centri specifici dedicati a nuove discipline come l’arrampicata sportiva, il triathlon e il Cross Fit ci indicano chiaramente che la direzione che gli sportivi stanno seguendo è quella di un approccio più spartano nei confronti dell’attività fisica, un approccio che anche per quello che riguarda  le nuove discipline trae stimolo dalla nostra tradizione milanese, quella per intenderci che negli anni ‘60 offriva tutti i lunedì sera la boxe al Palalido e al venerdì le gare appunto al Vigorelli, una tradizione verso la quale fra l’altro i giovani oggi stanno imparando a guardare con ispirata ammirazione.

Prima di ipotizzare qualsiasi progetto e affrontare qualsiasi discussione a riguardo credo che tutti si debbano convincere che il Vigorelli non rappresenta un ingombrante testimonianza del passato ma anzi un importante mezzo per mantenere Milano ancora una volta al passo coi tempi rappresentando il luogo attraverso il quale trasmettere alle nuove generazioni lo spirito positivo dei Maspes, dei Gaiardoni, dei nostri padri e dei nostri nonni, un polo di cultura sportiva che se sfruttato al meglio non avrà difficoltà ad incontrare i favori dei milanesi che con le loro frequentazioni ne potranno così garantire il sostentamento.

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