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Inviato da avatar Luca Vinti il 20-04-2018 alle 08:37

Inizio il mio racconto dall'ultima slide della nostra presentazione che abbiamo utilizzato nei diversi incontri organizzati con i cittadini dove si citava il titolo del mio post.

L'esser riusciti a vincere il Bilancio Partecipativo 2018 per il nostro Municipio partendo dalla "voglia di fare qualcosa" per la nostra Milano, di primo impatto, deve dare a tutti delle certezze:

  1. Una sterile protesta spesso inascoltata può trasformarsi in una proposta condivisa se esprime qualità e partecipazione della cittadinanza
  2. Esistono nelle Statuto del Comune di  Milano gli strumenti per realizzarla (il BP ne è l'esempio più importante seppur degno di ampi spazi di crescita per utilizzo e risorse economiche dedicate)
  3. Coinvolgere i cittadini nella co-gestione dei Beni Comuni è l'unica via per responsabilizzare gli stessi nel conoscere le procedure amministrative (con tutte le loro criticità), legittimando gli eletti che accettano senza vincoli la partecipazione attiva quale risorsa e non come una intrusione negli affari pubblici di loro competenza (cosa che ancora accade)

Per il nostro spazio verde di Largo Balestra, da riqualificare sotto ogni punto di vista, si è partiti da uno scatto "nitidissimo": giardini letteralmente occupati h24 da spacciatori, vagabondi che hanno desertificato la frequentazione di famiglie ed abitanti con episodi cruenti nelle ore serali quando l'alcool ingerito durante il giorno diventava il protagonista.

Da anni decine, centinaia di chiamate alle forze di polizia locale e di stato, retate spot e richieste al Municipio per un intervento di messa in sicurezza del territorio.

Che fare oltre ad una recinzione con chiusura del Parco già fortunatamente preventivata, ad alcuni avversa quale recinto ma in questi casi debordati assolutamente necessaria?

Prendendo spunto dall'esperienza pluriennale da cittadino attivo e dalle conoscenze sviluppate con l'Associazione che presiedo (Confederazione Cittadinanza Consapevole) ho subito pensato che la prima cosa da fare era coinvolgere le due principali entità esistenti nell'area:

  • L'Associazione Genitori della Scuola Rinascita da cui mi segnalarono "lo spettacolo" che i ragazzi vedevano nel transitare davanti al parco almeno 2 volte al giorno
  • L'Associazione Handicap sù la Testa, la cui sede storica è proprio da parecchi anni in Largo Balestra, una vera e propria Torre di Guardia che ha vissuto in prima persona il degrado crescente del parco e della sua frequentazione

E' nato il nome: FATE LARGO, fate perchè sono e saranno i cittadini a dover nuovamente riempire il parco riqualificato con presenza, attività, relazioni sociali, riprendendosi gli spazi sottratti. Nuovi arredi che , coinvolgeranno giovani, adulti e pensionati, iniziative di aggregazione per tutti gli abitanti, partnership con le associazioni della zona per sviluppare una serie di progetti in divenire.

Prima delle ferie estive abbiamo completato il Team Operativo con l'inserimento di altre 2 Associazioni:

  • Needle - Agopuntura Urbana, un team di giovani architetti, specializzati in urbanistica sociale, che ci hanno formulato il progetto esecutivo presentato ai tecnici comunali
  • Epeira - Incontrare il Conflitto, professionisti che ci seguono nel gestire e coordinare al meglio la comunicazione ed il rapporto con le istituzioni ed i cittadini nel rispetto delle diverse idee e pareri per una costante e fruttuosa collaborazione

Siamo così riusciti ad ottenere (per il rotto della cuffia, solo 4 supporti) ad entrare quale ultimi dei 6 progetti per il nostro Municipio nella seconda fase. Un gran lavoro di squadra, credendo in ciò che avevamo costruito e che già aveva ricevuto sinceri apprezzamenti da più parti, ci ha permesso di arrivare a questo risultato strepitoso che ora si trasforma in una solida base su cui costruire quanto presentato ed ancor di più.

FATE LARGO è e sarà un progetto in divenire, aperto a tutti coloro che vorranno portare il loro piccolo contributo, dal sedersi a leggere un libro su una panchina, al partecipare quali spettatori a spettacoli ed incontri, ad iscriversi al Gruppo di Acquisto Solidale che partirà a maggio (insieme ad altre attività, non possiamo aspettare i nuovi arredi con i tempi definiti nel BP) ed alle future iniziative di socializzazione con cui si cercherà di costruire una  coesione sociale che è la vera medicina al degrado ed alla criminalità dei quartieri periferici della nostra Milano, ovviamente con un costante monitoraggio ed intervento per spegnere sul nascere da parte delle istituzioni qualsiasi tentativo di "distruggere" quanto con fatica cercheremo di costruire come comunità.

SI PUO' FARE!!!!!!!!

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