Descrizione dettagliata
Per parco giochi "inclusivo" si intende un'attrezzatura che può essere utilizzata da tutti i bambini con disabilità, e non richiede una progettazione radicale come in una semplice situazione di un disabile in sedia a rotelle. La differenza tra un gioco inclusivo e un gioco per disabili parte dalla progettazione, studiata per consentire ai bambini di divertirsi insieme, senza barriere e senza divisioni.
Un parco di 300 MQ per 20 bambini alla volta costerebbe 5-6000 euro. Un parco di 1000 MQ per 60 bambini alla volta costerebbe 30-35.000 euro.
Queste cifre permettono di relizzare molti parchi!
Nella solo Milano ci sono 5000 famiglie (censite) con persone con disabilità. A livello locale abbiamo rilevato che ci sono molti spazi pubblici, anche verdi, che potrebbero essere valorizzati per coinvolgere le persone con disabilità e dare loro spazi ludici, abbattendo le barriere ambientali che impediscono una relazione libera, e annullando le distanze che possono venirsi a creare di fronte alla diversità.
Nel Municipio 3 abbiamo individuato preliminarmente piazza Gobetti, il parco Lambro e i giardini di via Zanoia come luoghi del progetto pilota.
Garantire a tutti i bambini di giocare in aree senza barriere, come stabilito nella Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, favorendo l'inclusione e l'integrazione sociale .
Attraverso il gioco, considerata un'arte per crescere, potenziare le risorse intra-familiari come il vicinato, gli amici di scuola, e, tra le famiglie, i momenti di socializzazione.
Le dinamiche psico-sociali delle famiglie con persone con disabilità sono orientate all'isolamento dalla società. Con questo progetto vogliamo ricreare spazi condivisibili favorendo tutti gli agenti di socializzazione.